IL SUOLO
Al termine della coltivazione del mais (settembre 2018) sono stati prelevati da ciascuna parcella sperimentale dei campioni di suolo al fine di sottoporli ad analisi agronomiche di laboratorio. I campioni sono stati prelevati nei primi 30 cm di spessore e le analisi di laboratorio sono state condotte in unica replica. L’aratura del campo, effettuata successivamente la distribuzione dei fattori della produzione e precedentemente la semina del mais, ha portato il biochar nella parte più profonda del suolo (a circa 30 cm di profondità), non permettendo un’uniforme distribuzione dello stesso nello strato colturale. Questo fattore può aver influenzato significativamente gli esiti delle indagini di laboratorio, riducendo l’effetto atteso dall’apporto di biochar. Per tale motivo ci si prefigge per la prossima campagna primaverile di effettuare una lavorazione del terreno mediante vangatura. Al fine di poter collegare i risultati delle analisi del suolo con gli altri rilievi effettuati sulla coltura di mais, i dati dei principali parametri che sono stati influenzati dai diversi trattamenti vengono qui graficamente esposti (istogrammi) confrontando i valori medi ottenuti da: a) tutte le parcelle dove sono presenti i 2 biochar (B) alle diverse dosi di utilizzo; b) tutte le parcelle dove è presente o il biochar 1 o il biochar 2 (B1 e B2), alle diverse dosi di utilizzo; c) tutte le parcelle dove è presente il biochar tal quale (B TQ), alle diverse dosi di utilizzo; d) tutte le parcelle dove è presente il biochar apportato con concimazione chimica (B+CHI); e) tutte le parcelle dove è presente il biochar apportato con digestato (B+DIG); f) tutte le parcelle dove è presente il biochar apportato con refluo zootecnico (B+REF); g) tutte le parcelle di controllo: concimazione chimica (CHI), concimazione con digestato (DIG) o concimazione con refluo zootecnico (REF).In ogni grafico viene anche riportato il dato del medesimo parametro misurato su campione di terreno prelevato dal campo sperimentale precedentemente la distribuzione dei diversi fattori della produzione (Tempo 0 – aprile 2018). L’eventuale presenza di uno sfondo verde chiaro in una parte del grafico evidenzia l’intervallo di valori considerati normali per quello specifico parametro, mentre le barre presenti sugli istogrammi rappresentano l’errore standard (non presente per i trattamento con sola concimazione chimica, o solo digestato, o solo refluo zootecnico, in quanto il dato è il risultato di un’unica determinazione). |
Di seguito i risultati della determinazione dei parametri indicatori della fertilità biologica di un suolo, utilizzati anche per la formulazione di un indice sintetico. Vengono determinati il carbonio della biomassa microbica e l’attività di respirazione del suolo (respirazione basale e cumulativa) dal quale si calcolano il quoziente di mineralizzazione (rapporto fra respirazione cumulativa e il carbonio organico), indicatore della velocità d respirazione della sostanza organica, e il quoziente metabolico (rapporto fra respirazione basale e carbonio della biomassa microbica), indicatore dell’efficienza metabolica dei microrganismi presenti nel suolo. L’indicatore sintetico di fertilità biologica (IFB) è ottenuto dalla somma algebrica dei punteggi attribuiti ai singoli parametri determinati e calcolati, dalla quale si attribuisce una classe di fertilità; ovviamente è un indice sintetico, che non va preso alla lettera, ma che, unitamente agli altri parametri fisico-chimici e ai dati di utilizzo del suolo, fornisce elementi utili per una più complessa valutazione dello stato di fertilità agronomica del suolo. |
In attesa dell’attività di monitoraggio sul suolo alla fine del secondo ciclo colturale del mais (che sarà di maggior dettaglio), è possibile affermare che già al primo anno di distribuzione il biochar ha influito sui principali parametri chimico-biologici del suolo, con risposte interessanti anche quanto utilizzato unitamente ad altri fattori della produzione. |